Che “pasticcio” Chiarichiarini presenta:
Il Mishmishiya (letteralmente “all’albicocca”) La grammatica dei sapori: e delle loro infinite combinazioni – Niki Segnit – Google Libri
Ciao Belli, questa volta vi propongo una ricetta persiana del XIII secolo cucinata più volte dal mio papà in occasione di cene a tema arabo, accompagnata dal Riso Pilaf che sarà l’ingrediente principale del mese di Marzo
Vi assicuro che questa carne deliziosa stregherà voi ed i vostri amici, e poi volete mettere quanto è fico dire che gli avete preparato una ricetta del 1200?!?!
Lista della spesa per 4 persone:
2 Bicchieri di riso bianco per pilaf
500 gr Carne di Agnello tagliata a cubetti
1 Cipolla bianca
1/4 Cucchiaino di zenzero in polvere
1/2 Cucchiaino di cumino in polvere
1/2 Cucchiaino di coriandolo in polvere
200 gr Albicocche secche
50 gr Mandorle macinate
Sale
Siete pronti?!?!? Partiamo!!
Per preparare il Riso Pilaf io mi regolo usando una quantità d’acqua doppia rispetto al riso( per esempio per 4 persone uso quattro bicchieri d’acqua e due bicchieri di riso)
Questa base è facilissima e si prepara in un attimo.
Fate bollire i quattro bicchieri d’acqua con un pizzico di sale ed un cucchiaino di olio (per evitare che si attacchi al pentolino) aggiungete il riso, mettete la fiamma al minimo e tappate.
Dopo circa 10/12 minuti si dovrebbero essere formati sulla superficie del riso dei “buchi” e a questo punto spengete e il gioco è fatto.
Passiamo alla preparazione dell’agnello che dovrà essere cotto per due ore… lo so già vi vedo che state sbuffando ma fidatevi la carne diventerà super succosa e tenerissima.
Tagliate la carne a cubetti, mettetela in un tegame con poco sale e copritela con l’acqua. Portate a bollore e con una schiumarola togliete, appunto, la schiuma.
Nel frattempo tagliate la cipolla finemente (Se preferite, armatevi di guanti ed anche di occhiali!! La cipolla bianca fa piangere parecchio!) ed aggiungetela alla carne insieme allo zenzero, il cumino ed il coriandolo (se non li trovate in polvere pestateli per bene).
Ammollate le albicocche in acqua calda, scolatele e fatele bollire in un altro tegame, fatto questo mettetele in un passino per creare una polpa che verrà aggiunta alla carne insieme alle mandorle tritate. Lasciate cuocere per almeno 2 ore!!
NOOSH-E-JAN!! (Buon Appetito!!)
Vi lascio con questa canzone popolare dell’epoca e fatemi sapere se questo piatto vi è piaciuto!
“Buonanotte o melone, o rosso grano
che riposi nel sacco, ho atteso sotto
la tua finestra nelle ultime quattro notti
senza cibo o bevanda, ad ascoltare il suono
della tua voce.
Buonanotte, o fresca albicocca matura,
ti voglio mia sposa, ma mi manca il coraggio
di dirlo.”
Chiarichiarini